Giotto... chi era costui?

Le città dove Giotto ha operato




Giotto nacque nel 1267 a Vespignano nel Mugello da una famiglia contadina e morì l’8 gennaio 1337, all’età di settanta anni a Firenze. Fin da giovane fu discepolo di Cimabue (1240-1302) : questi, secondo una leggenda, scoprì il suo talento vedendolo disegnare su una roccia piatta una delle pecore che portava al pascolo. Il primo viaggio che Giotto intraprese fu quello a Roma nella seconda metà del 1200, dove avvenne la sua maturazione artistica grazie a Cavallini e Arnolfo. Nel 1324, grazie alla fama acquisita, venne nominato magister et gubernator (maestro e sovrintendente) di Santa Maria del Fiore, della quale progetta il campanile. Il Maestro è stato nominato e stimato da artisti contemporanei e successivi come Boccaccio e Dante. 


Tra il 1290-1296 giunge ad Assisi; qui il giovane pittore lavora nella Basilica Superiore di San Francesco insieme al suo maestro Cimabue, dove affresca la basilica superiore con cicli di storie pittoriche dell’omonimo santo come:
la cacciata dei diavoli
le stimmate
il dono del mantello
l’approvazione della regola

Giotto introduce ad Assisi un nuovo stile: rispetto a tutta la tradizione precedente adotta una maniera di raccontare le storie in cui utilizza una innovativa idea di spazio, facendo muovere i personaggi in ambienti finalmente realistici. Ciò viene dettato anche dalle esigenze della committenza dell’ordine francescano  per diffondere la storia del santo.













Anche a Padova il Maestro rappresenta nella Cappella degli Scrovegni Storie di San Francesco tra  il 1302-1305. A differenza però della Basilica ad Assisi, Giotto affresca tralasciando le tecniche usate precedentemente e puntando sugli effetti narrativi ed espressivi come dimostrano l'Incontro fra Gioacchino e Anna alla Porta D’Oro e il
Bacio di Giuda.
Successivamente lavora a Firenze, nel 1325 dove affresca la cappella Baroncelli in Santa Croce.