Romanico toscano e ... "Gotico italiano"



Il Battistero di Firenze

Il Romanico è quella fase dell'arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X secolo fino all'affermazione dell'arte gotica, fenomeno che si afferma verso la metà del XII secolo in Francia e nel primo decennio successivo negli altri stati europei. Con il termine si voleva evidenziare il contemporaneo sviluppo delle lingue romanze e richiamare un collegamento con la monumentalità dell'architettura romana antica.



Il Romanico in Italia si sviluppa con caratteristiche diverse da regione a regione:
 · La zona lombarda e emiliana, dal Veneto alla Liguria;
 · La zona di influenza pisana: Toscana settentrionale fino a Pistoia, Sardegna e Corsica, oltre a altre zone costiere isolate
 · Marche, Umbria e Alto Lazio, con più influssi
 · Roma
 · La zona campana
 · La zona pugliese
 · Sicilia e Calabria, con forti influenze bizantine
 · Sardegna con influenze pisane, lombarde, della Francia meridionale

Gli elementi caratterizzanti sono comunque presenti in tutte le regioni e possiamo così schematizzarli:

Arco a tutto sesto
Muri molto spessi
In molte zone la bicromia

Le chiese romaniche hanno la forma a croce latina o a tau.
Si può distinguere una chiesa di ordine romanico da quella gotica guardando il tipo di arco impiegato nella costruzione della struttura.

Quando viene impiegato un arco a tutto sesto i muri sono più spessi, poiché il peso dell’arco tende a essere scaricato anche all’esterno. L’arco gotico invece ammette l’impiego di muri più snelli e slanciati in quanto il peso viene scaricato completamente verso il basso senza ripieghi verso l’esterno.


ARCHITETTURA GOTICA IN ITALIA


Il Gotico in Italia è differente rispetto all’architettura gotica che era nata in altre regioni, cioè in Francia. In particolare non viene recepita l'innovazione tecnica e l'arditezza strutturale delle cattedrali francesi, preferendo mantenere la tradizione costruttiva consolidata nei secoli precedenti. Se da un lato quindi c'era stata un'applicazione precoce di elementi gotici in epoca romanica (i rosoni e le volte a costoloni nel nord-Italia, gli archi a sesto acuto in Italia meridionale), dall'altro la tradizione romanica, influenzata dai modelli bizantini, paleocristiani e classici, resiste al principio dell'annullamento delle pareti. Ciò è dovuto probabilmente anche a questioni puramente pratiche: il clima italiano avrebbe fatto negli edifici coperti di vetrate un "effetto serra" nei mesi estivi, per cui la soluzione preferita è quella di mantenere strutture in massiccia muratura, più fresche, sulle quali si stendono preziose decorazioni ad affresco. Si ha quindi in Italia un compromesso tra romanico e gotico, senza eccessivi slanci in altezza e riduzioni scheletriche delle masse murarie.



L'interno di S. Maria Novella, Firenze